Paesaggio della Valle del Vedeggio

Paesaggio della Valle del Vedeggio

giovedì 28 ottobre 2010

Caslano e Neggio

Giornata fantastica oggi.

Il cielo non prometteva bene ed era grigio.

C'era a disposizione solo metà giornata, purtroppo. Quindi scattata qualche foto lungo la strada prima di andare a rifugiarsi in un grotto tipico agli inizi di via Stredamone a mangiare lumache e polenta. Il tempo di gustare questo ottimo piatto in questo grotto con un bellissimo camino e all'uscita ho trovato un cielo azzurro e una giornata bellissima.


Poi vado alla ricerca di un centro vacanze del comune di Lucerna lungo via Meriggi e scopro il Museo della Pesca. Persona gentilissima all'entrata che ci ha accompagnati e fatto vedere delle cose molto interessanti. Diciamo un'esperienza indimenticabile.

Quindi verso Caslano centro per finire di scattare le foto ed ecco che in una stanza scopriamo un alambicco e delle persone che stanno facendo la grappa. Piccolo assaggio, qualche foto e poi via verso la Magliasina.

Anche qui foto bellissime della Madonna del Rosario che abbiamo trovato aperta.


Poi verso Neggio percorrendo la vecchia via Regina e anche qui bellissime foto approfittando di questo sole.

Giusto il tempo di arrivare alla chiesa di Magliaso e al castello prima che il sole calasse e le ombre si facessero troppo lunghe da riuscire a scattare foto decenti.

Giornata proficua, comunque.

domenica 10 ottobre 2010

Oratorio di Sant'Ilario

Mercoledì scorso è stata una giornata memorabile, non solo ho ricevuto i PDF da Mantova, ma il pomeriggio, alle 13:30, ero a Bioggio per la visita di scavi e dell'Oratorio di Sant'Ilario con il sig.Agostino Lurati che mi ha accompagnato e fatto scoprire diverse cose su Bioggio e sulle sue chiese. Purtroppo il tempo era tiranno perché in due ore abbiamo visto tutto ma non proprio tutto. Ottimo ad ogni modo sia per il contatto che per avere fissato punti da rivedere.


Porticato dell'Oratorio di Sant'Ilario

Giovanni Battista Staffieri

Ricevute da Mantova, Biblioteca Teresiana, i PDF del dattiloscritto su Staffieri. Ottimo lavoro, anche se breve (11 cartelle), perché basato su documenti di archivio. Devo ringraziare la Sig,ra Cinzia Palu che ha provveduto all'invio dei PDF con una celerita unica. In pratica in due giorni ho ricevuto i PDF. Il problema è che l'autore è sconosciuto o almeno io non sono riuscito a trovarlo. Non è neanche una tesi di laurea perché il lavoro è veramente ridotto.

lunedì 4 ottobre 2010

Giovanni Battista Staffieri

Fantastico. Ho trovato tramite internet che la Biblioteca Comunale di Mantova ha un dattiloscritto sullo Staffieri. Infatti sembra che lui e il figlio, Girolamo, siano emigrati a Mantova e qui abbiano realizzato altre opere.

La Biblioteca mi ha risposto dicendo che hanno il dattiloscritto. Vediamo come fare a consultarlo, ma non nascondo che sono curioso.

Aggiungo una foto di Wikipedia con il fonte battesimale della Chiesa di San Maurizio di Bioggio e si possono vedere gli stucchi sulla piccola volte a botte che sono però opera del figlio Girolamo

domenica 3 ottobre 2010

La povertà di un cantone: alcune riflessioni su San Maurizio di Bioggio

Sto integrando le foto nell'articolo di Wikipedia su San Maurizio di Bioggio.

Ho notato qualcosa di interessante e cioé che, nonostante l'importanza di una chiesa come quella di San Maurizio, si fosse fatto tutto con risparmio di denaro a testimonianza di un Ticino molto povero. Siamo alla fine del XVIII secolo.

Si nota, ad esempio, che l'architetto era un nativo di Bioggio, un certo Girolamo Grossi, che poi è diventato frate carmelitano e non ha più esercitato la professione di architetto, mentre le varie maestranze erano tutte locali. Gli stuccatori, Giovanni Battista Staffieri e Gerolamo Staffieri che sono padre e figlio, Giovanni Battista Soldati di Bioggio, Pietro Grossi e Andrea Rossi di Bioggio, i pittori, Antonio Barzaghi Cattaneo, Giuseppe Reina sono tutti di Bioggio o dei paesi vicini e le stesse tele di autori più importanti, come una Crocifissione e una Sacra Conversazione poste nelle due cappelle laterali, sono attribuibili rispettivamente a Giuseppe Antonio Petrini e a Simone Peterzano, che forse sono i pittori maggiori, ma non sono firmate da loro e vengono attribuite ad allievi di bottega, quasi a sottolineare un acquisto fatto a basso costo, come se si volesse avere qualcosa di importante ma non avere il denaro per pagarlo. Eppure sembrano essere tele precedenti alla costruzioni della chiesa, in sostituzione della vecchia chiesa di origine paleocristiana che, probabilmente, doveva essere ancora più povera.

Ancora oggi la chiesa ha una facciata stuccata e tutto il resto lasciato grezzo, con materiale a vista. Se poi si legge bene la storia si nota come il presbiterio sia stato completato solo dopo 100 anni con i dipinti ai lati (Assunzione della Vergine di Antonio Barzaghi Cattaneo e Immacolata Concezione di Emilio Maccagni).

Mi ha poi colpito il fatto che i marmi in realtà sono stati sostituiti da stucchi policromi e che forse l'unico marmo è il fonte battesimale fatto in marmo di Arzo e donato dal parroco di allora, don Domenico Staffieri.

Qui la foto eseguita da Mauro che è venuto con me durante la gita.


da notare che è tutto stucco, anche il pulpito.